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venerdì 19 novembre 2010

L’estate di Martino. Racconto di formazione tra Storia e favola





In competizione al V° Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione Alice nella città, arriva nelle sale L’estate di Martino, film d’esordio del regista teatrale Massimo Natale. Il protagonista del titolo è un adolescente (Luigi Ciardo), orfano di madre, che stringe amicizia con il Capitano della Marina degli Stati Uniti Jeff Clark (Treat Williams). Siamo nell’Italia del 1980, dilaniata dalla strage di Ustica e dall’attentato alla stazione di Bologna. La Storia di una nazione si intreccia con la “piccola” storia di un giovane innamorato della fidanzata del fratello e in perenne conflitto col padre che trova nel surf l’occasione di riscatto e la possibilità di maturare. Nelle sale da venerdì 19.
L’esordio alla regia cinematografica di Massimo Natale è folgorante. Senza esagerare, si può parlare di un film poetico e leggiadro in cui temi importanti quali il conflitto generazionale e il passaggio all’età adulta vengono affrontati senza pesantezza alcuna, lasciando spazio ai sentimenti e alla dolcezza, intrecciando Storia nazionale e storie personali, spaccati di una realtà provinciale, quella pugliese, sulle cui sponde del mare è ambientata la vicenda, e suggestioni da favola, quella del Principe Dragut, che la mamma del protagonista gli raccontava sempre quando era piccolo. 

La storia di Martino che prova i primi palpiti d’amore adolescenziale per Silvia (Matilde Maggio) si svolge sullo sfondo della strage di Ustica. La cronaca irrompe nella sonnolenta vita di provincia, resa ancora più placida dall’estate, periodo dell’anno tradizionalmente dedicato al mare, al sole, agli amici e agli amori. Le giornate di Martino trascorrono caratterizzate proprio da questi elementi. Tuttavia la sua estate comincia a prendere una piega inaspettata in seguito all’amicizia col Capitano Clark, militare americano in licenza, che insegna al giovane la disciplina e la dedizione necessari per approcciarsi allo sport, nel caso specifico il surf d’importazione che diventa metafora della vita. E mentre il rapporto d’amicizia è ostacolato dal padre di Martino, operaio comunista, severo e violento, convinto che la strage di Ustica sia stata provocata dagli americani, la storia d’amore con Silvia è resa difficile dai sentimenti che il fratello di Martino prova per quella che considera la sua ragazza. In parallelo, la favola del Principe Dragut, l’eroe che sfida il mare per amore e salva il mondo dal dolore delle morti violente. 

Dragut è Martino, che con l’eroe condivide la passione e la determinazione, e Martino è Dragut, senza soluzione di continuità. Entrambi, sempre più consapevoli delle proprie potenzialità, vanno verso un destino già scritto, terribile e allo stesso tempo “necessario”. Nel finale, realtà e favola collimano nel sogno di una realtà “altra”, un universo parallelo in cui il dolore e la violenza vengono sradicate dal sacrificio di uno. Ma sognare che le cose siano andate diversamente non significa dimenticare. Proprio per questo il film è dedicato alle 85 vittime dell'esplosione alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
Luigi Ciardo si rivela un interprete perfetto: calato in modo convincente e coinvolgente nella parte del giovane e tormentato Martino, tiene testa al ben più navigato Treat Williams, indimenticato interprete del musical pacifista Hair.

Regia: Massimo Natale
Cast: Treat Williams, Luigi Ciardo, Matilde Maggio, Pietro Masotti, Matteo Pianezzi
Origine: Italia 2010
Distribuzione: Movimento Film
Durata: 90 minuti

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