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mercoledì 12 maggio 2010

Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio. Quando la diversità arricchisce



Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio. Quando la diversità arricchisce

In un vecchio palazzo umbertino nel cuore dell’Esquilino, storico quartiere romano, si snodano le vicende di un eterogeneo gruppo di inquilini, una piccola folla multietnica segnata da forti differenze. Benedetta, napoletana verace, è la portinaia del condominio; Marco (Daniele Liotti) e Lorenzo due fratelli agli antipodi; Giulia (Kasia Smutniak), fotografa sempre in cerca dell’ispirazione, è la fidanzata di Marco. Ci sono poi Iqbal, un bengalese con un banco di frutta; Nurit (Serra Yilmaz), fuoriuscita iraniana in cerca di asilo politico; Maria Cristina, domestica equadorena, con la figlia Penelope e Amedeo, il vicino che si prodiga affinché le differenze tra i condomini si trasformino in ricchezze. Nelle sale da venerdì 14 maggio.

Opera prima della regista Isotta Toso, già aiuto regista di Notturno Bus, Scontro di civiltà è una pellicola corale, tratta dall’omonimo romanzo di Amara Lakhous, che vede, al centro del racconto, l’ascensore per il quale quotidianamente si consumano singoli drammi esistenziali, tragici equivoci e ridicoli dispetti che svelano ed intrecciano frammenti di vite.
La Piazza Vittorio del titolo è la celebre piazza di Roma che rappresenta il cuore del quartiere Esquilino, residenza borghese della burocrazia di fine Ottocento. Con gli anni, la sua vicinanza alla stazione centrale ha letteralmente trasformato il quartiere in un variegato luogo d’approdo e stratificazione etnica e culturale. I personaggi del film ne costituiscono l’esempio lampante. In un siffatto melting pot, lo scontro non nasce soltanto tra etnie diverse ma tra differenti posizioni culturali, di classe, religiose, psicologiche e regionalistiche, come dimostrano i personaggi del professor Marini, milanese di nascita e di Benedetta.
Nell’ambiente chiuso del palazzo, le differenze tra gli inquilino emergono prepotentemente nel quotidiano. Le storie dei personaggi seguono i propri percorsi, finendo inevitabilmente per incrociarsi in ragione di una condivisione forzata dello spazio, del quartiere, del palazzo e del suo ascensore, appunto. La morte improvvisa di uno dei personaggi interviene a spezzare il già instabile equilibrio condominiale. Sarà proprio in questa drammatica situazione, in cui tutti posso essere potenziali assassini e in cui tutti si trovano ad incolparsi gli uni con gli altri, che il gruppo troverà la forza e il coraggio per superare ogni contrasto, almeno per un istante, e per svelare alle autorità il nome del vero assassino. <> ha dichiarato la regista. <>.
Dal punto di vista formale, il film alterna momenti di lirismo e pura poesia (la neve che ricopre la piazza) ad altri decisamente più banali e di routine, comunque sempre ammantanti dall’ammaliante colonna sonora, composta da Gabriele Coen e Mario Rivera e caratterizzata da un sound tribale e multietnico.


Regia: Isotta Toso
Sceneggiatura: Maura Vespini e Isotta Toso
Tratto dall’omonimo romanzo di Amara Lakhous
Cast: Kasia Smutniak, Daniele Liotti, Serra Yilmaz, Milena Vukotic, Roberto Citran, Francesco Pannofino, Isa Danieli, Ninetto Davoli Ahmed Hafiene, Marco Rossetti, Kesia Elwin
Direttore della fotografia: Fabio Zamarion
Montaggio: Patrizio Marone
Musiche: Gabriele Cohen e Mario Rivera
Costumi: Eva Coen
Scenografia: Anna Forletta
Origine: Italia 2009
Distribuzione: Bolero Film
Durata: 96 minuti

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