Italiana, vissuta in Francia nel momento del passaggio dalla morte del Medioevo all’alba dell’Umanesimo, Cristina da Pizzano (Amanda Sandrelli) è stata la prima donna a vivere soltanto grazie alla propria penna, cioè scrivendo e pubblicando opere poetiche. Da un’agiata condizione, Cristina precipita nella miseria più nera, con due figli piccoli. Costretta ad immergersi nella Parigi insidiosa dei derelitti schiacciati da guerre centenarie, Cristina dovrà risorgere dopo aver toccato il fondo e ci riuscirà proprio grazie alla scoperta di un dono che portava dentro di sé senza saperlo: il talento poetico. Christine Cristina segna il debutto alla regia cinematografica dell’attrice Stefania Sandrelli. Nelle sale da venerdì 7 maggio.
La storia di Cristina si dipana durante l’imperversare delle lotte tra la famiglia degli Armagnacchi e quella dei Borgognoni. Estranea a questo tipo di faida, l’unica preoccupazione di Cristina è quella di sopravvivere, vincendo la fame, la paura e la disperazione, al fine di garantire un futuro ai suoi figli. Due i mentori che Cristina incontrerà lungo la sua strada verso la risalita: l’anziano e scorbutico Charleton (Alessandro Haber), un cantastorie da osteria che l’aiuta a conoscere quel mondo degli umili che amerà la sua poesia, e Gerson (Alessio Boni), teologo sopraffino combattuto tra l’amore per Cristo e quello per Cristina. La ricerca della verità che emerge dall’osservazione della realtà, la compenetrazione nella condizione degli umili e un anelito di pace sono i temi ricorrenti e sorprendentemente moderni della vita di Cristina da Pizzano. Tutti temi che si ritrovano nelle sue composizioni poetiche. Quella di Cristina è, infatti, una poesia che parla dell’anima semplice delle cose, vicina ai deboli e alle donne, in contrapposizione con la cultura del tempo esclusivamente maschile, che promuoveva una letteratura artificiosa e nominalistica. Al suo debutto alla regia, Stefania Sandrelli racconta così il suo rapporto con il personaggio: <<La sua vita ricca di imprevisti dolorosi, romantici, allegri, la sua forza piena d femminilità e di grazia mi toccò il cuore e provai un senso di vicinanza con una donna così lontana. Cristina non è una donna che si risparmia, si consegna nelle mani di un destino che spesso le sembra ostile, ma che in fondo le ha dato l’occasione per far ammirare al mondo la bellezza e la potenza della sua femminilità. Si dice che fu una scrittrice medievale, credo che Cristina fosse molto meno e molto di più>>.
La storia raccontata dal film si dipana tra peripezie, battaglie intellettuali e dialettiche, palpiti sentimentali. Sono questi gli elementi e i momenti salienti della narrazione che, seppur edificata su basi drammatiche, ha tuttavia i toni della commedia. Il personaggio principale, Cristina, è visto anche con una partecipe ironia che accentua l’umanità della figura.
Il film è stato realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema e con il contributo della Regione Lazio tramite
Regia: Stefania Sandrelli e Giovanni Soldati
Sceneggiatura: Giacomo Scarpelli, Stefania Sandrelli, Giovanna Carrassi e Roberta Poiani
Cast: Amanda Sandrelli, Alessio Boni, Alessandro Haber
Origine: Italia 2009
Durata: 92 minuti
Distribuzione: 01 Distribution
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